Anziani soli d’estate: come combattere la solitudine del periodo estivo

Per la maggior parte delle persone l’idea di vivere giornate calde e belle serate all’aria aperta è davvero piacevole. Per non parlare delle vacanze e dell’opportunità, finalmente, di abbandonare per qualche giorno la città e rilassarsi altrove. 

Ma non per tutti è così, soprattutto con l’avanzare dell’età: l’estate, infatti, può essere un periodo solitario per molte persone anziane, tema affrontato anche da un piccolo studio svolto da Christina R. Victor, della Brunel University di Londra.

La ricercatrice ha coinvolto 34 persone anziane, durante diversi periodi dell’anno, e ha scoperto che le estati possono rappresentare un momento di grande solitudine. Dall’analisi di Victor è infatti emerso che gli anziani hanno maggiori probabilità di sentirsi soli in questi mesi piuttosto che durante il periodo natalizio, come era abitudine pensare. 

In questo articolo cercheremo quindi di capire perché la bella stagione porta a soffrire di più la solitudine nella terza età e approfondiremo alcune soluzioni utili a questo problema. 

Anziani soli d’estate: perché in questo periodo può aumentare il senso di solitudine?

Ci sono diverse ragioni per cui gli anziani possono sentirsi più soli durante l’estate. In primo luogo, accade spesso che la famiglia, gli amici e i vicini si assentino per andare in vacanza, mentre la persona anziana rimane a casa. In secondo luogo, in particolare durante le ferie di agosto, alcuni servizi potrebbero subire delle interruzioni, certi negozi e attività chiudono, e il quartiere in generale tende a spopolarsi.

Durante l’estate può quindi succedere che, per svariate ragioni, vengano meno l’assistenza e la compagnia di cui l’anziano può beneficiare nel resto dell’anno. Ecco allora che può essere importante valutare soluzioni ad hoc per far fronte a questo problema. 

Nel corso dell’articolo forniremo alcuni consigli in merito; prima di tutto, però, vediamo insieme quali sono le conseguenze della solitudine nella terza età e perché andrebbe evitata.

Conseguenze della solitudine negli anziani in estate

Immagine di Drazen Zigic su Freepik

Solitudine degli anziani in estate: quali sono le conseguenze?

La solitudine degli anziani è un problema generalizzato, che non riguarda esclusivamente il periodo estivo. Per approfondire meglio l’argomento e comprenderne tutte le implicazioni, vi rimandiamo alla lettura del nostro articolo dedicato all’isolamento sociale nella terza età

Gli effetti della solitudine si possono ripercuotere sulla salute psicofisica in più modi, generando conseguenze anche gravi, come: 

  • apatia, isolamento e potenziale depressione, causati dall’assenza di contatti, prospettive e stimoli; 
  • maggiore rischio di demenza e Alzheimer: come illustra uno studio condotto dall’Università di Boston riportato dalla Fondazione Veronesi, il rischio di sviluppare queste patologie sarebbe favorito dalla solitudine; 
  • possibili conseguenze sul fisico, a causa di cadute o ferite non gestite con tempestività; 
  • deterioramento generale della salute, in particolare con un aumento della possibilità di incorrere in problemi come ipertensione, malattie cardiovascolari e obesità, nonché in un indebolimento del sistema immunitario, come spiegano numerose ricerche riportate da NIA (National Institute on Aging). 
  • maggiore esposizione a situazioni di rischio come il caldo eccessivo, in assenza di un familiare o di un professionista capace di prevenirle. 

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Anziani soli: soluzioni per alleviare il senso di solitudine in estate

Per aiutare gli anziani a sentirsi meno soli in estate è necessario capire come fornire stimoli, assistenza e compagnia in modo continuativo e costante.

Un’idea potrebbe essere quella di portare con sé in vacanza la persona anziana. A volte questa opzione non viene presa in considerazione perché si teme di affaticare l’anziano con gli spostamenti, ma ci sono studi che hanno dimostrato come compiere viaggi, anche piccoli, possa giovare alla salute nella terza età

Se le condizioni fisiche e di salute della persona lo consentono, se il nostro caro ha piacere di seguirci in vacanza e se la destinazione prevista è relativamente vicina e tranquilla, coinvolgerlo nei propri programmi di viaggio può essere una buona idea.

A volte, però, tutto questo non è possibile, per diverse ragioni. Ritorna quindi la necessità di alleviare la solitudine della persona che d’estate rimane a casa. Questo può essere fatto con una gestione strategica dei periodi di vacanza, pianificando dei “turni” tra i familiari, ad esempio. Oppure, nel caso in cui non si abbia intenzione di allontanarsi dalla città per andare in ferie, è bene organizzarsi, durante la giornata o la settimana, per fare visita alla persona anziana o, se si vive distanti, per interagire con lei grazie a telefonate e videochiamate

L’ideale sarebbe sfruttare queste occasioni di incontro e interazione per svolgere insieme delle attività ricreative stimolanti, come:

  • giochi di memoria;
  • passeggiate o movimenti all’aria aperta;
  • letture di riviste e giornali;
  • giochi da tavolo. 

Se invece non si ha modo di assistere l’anziano direttamente, si può cercare l’aiuto di amici e/o vicini disposti a fargli compagnia in questo periodo, oppure pensare di affidarsi a strutture specializzate

Prevenire la solitudine degli anziani in estate

fizkes/Shutterstock.com

Real Salus: la realtà a cui affidare il proprio caro durante l’estate

Qualora non si avesse la possibilità di stare accanto al proprio caro nei mesi estivi, è possibile fare affidamento a una realtà come San Petronio,  casa di riposo e casa residenza per anziani di Bologna appartenente al gruppo Real Salus.

San Petronio può ospitare l’anziano anche solo per brevi periodi di tempo, ad esempio in estate. È infatti possibile concordare con la struttura, in modo elastico e agevole, la durata dei servizi richiesti e le tempistiche del soggiorno.

La struttura di Real Salus ha a cuore il benessere della persona a 360 gradi, dalla salute fisica a quella mentale. I professionisti che operano al suo interno assistono gli ospiti nella quotidianità e assicurano loro il massimo supporto attraverso una corretta alimentazione, un approccio positivo alle attività fisiche e una scrupolosa attenzione verso le terapie seguite, garantendone la continuità.

Animatori professionisti si occuperanno, durante l’estate, di arricchire le giornate con stimoli costruttivi e svaghi piacevoli, collettivi e individuali. Tra questi rientrano la ginnastica dolce e tante altre attività ricreative come, ad esempio, la Tangoterapia, la Pet Therapy, i laboratori di cucina, le gite organizzate e il coinvolgimento in giochi di memoria e di gruppo. 

Contattaci per avere maggiori informazioni sui servizi di Real Salus.

 

Crediti immagine di copertina: pikselstock/Shutterstock.com

 

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