Non è mai semplice prendere una decisione quando si tratta di trasferire un proprio caro in una struttura per anziani. Sono molti, infatti, i fattori da considerare: le condizioni psicofisiche in cui si trova la persona, eventuali patologie in corso o pregresse, stabilità e qualità delle relazioni con i familiari e, infine, il tipo di assistenza necessaria.
Nel nostro Paese esistono diverse soluzioni per assistere le persone anziane – autonome o non autosufficienti, in condizioni di fragilità o con malattie croniche – sia che possano curarsi a domicilio, sia che vengano ospitate presso strutture extra-residenziali.
Il Servizio Sanitario Nazionale provvede, in diverse misure, sia all’assistenza domiciliare che al collocamento in una struttura protetta: allo stesso tempo, però, possono essere la famiglia o il soggetto stesso a richiedere cure domiciliari o l’inserimento in una residenza esterna.
Proprio come riporta il Ministero della Salute, le strutture residenziali dedicate alla terza età hanno diversi gradi di intensità assistenziale: alcune ospitano pazienti con problemi sanitari complessi, altre invece soggetti che presentano un quadro generale discreto e che necessitano quindi solo di controlli di routine.
Nasce proprio da qui la distinzione tra le diverse tipologie di strutture extra-residenziali, che si dividono – con declinazioni che possono leggermente variare tra regione e regione – principalmente in Casa di Riposo, Residenza Sanitaria Assistenziale e Casa di Cura.
Oggi osserviamo da vicino le differenze tra queste tipologie, per comprendere meglio quale può essere la soluzione più adatta alle necessità dei vostri cari.
Strutture per anziani: normativa e finalità
Innanzitutto, è utile conoscere la normativa che regola requisiti, criteri e disposizioni organizzative delle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani.
Il testo integrale – consultabile sulla Gazzetta Ufficiale del 28/11/2015 codice redazionale 15R00443 – individua le tipologie di servizi che vengono erogati, i requisiti minimi che la struttura deve soddisfare e le procedure con cui gli stessi vengono sviluppati.
Inoltre, il regolamento stesso evidenzia le finalità con le quali le strutture dedicate alla terza età svolgono la loro fondamentale funzione di presenza e assistenza sul territorio, per assicurare alla popolazione anziana, in particolare quella non autosufficiente, lo svolgimento delle attività quotidiane. Come vengono quindi articolati questi servizi e quali sono le diverse opzioni a disposizione? Vediamole insieme.
Residenza sanitaria assistita: di cosa si tratta?
Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) sono state introdotte in Italia a metà negli anni ‘90 grazie al Progetto Obiettivo Anziani, messo in atto per rispondere concretamente ai profondi cambiamenti sociali legati all’invecchiamento della popolazione
Le RSA, le cui disposizioni normative fanno riferimento alla legge 67/88 e nel DPCM 22.12.89, sono strutture non ospedaliere, dedicate a persone anziane non più autosufficienti: ciò significa che gli ospiti di una RSA hanno, per diversi motivi, necessità di assistenza sanitaria continua. Può trattarsi di cure dedicate a una malattia cronica, di prestazioni infermieristiche o riabilitative, ma anche di assistenza per problemi psicologici, neurologici e relazionali.
In una Residenza Sanitaria Assistita è quindi presente personale qualificato che si occupa 24 ore su 24 di tutte le necessità degli ospiti. Infermieri, medici, operatori socio sanitari e animatori socio-culturali, che garantiscono quindi:
- assistenza sanitaria dedicata a patologie e necessità specifiche, sia dal punto di vista fisico che neurologico
- assistenza per lo svolgimento delle attività quotidiane, come igiene personale e accompagnamento durante i pasti
- attività ricreative che mantengono attivo l’intelletto e la creatività degli ospiti, garantendo una buona qualità relazionale e il rispetto delle passioni e inclinazioni di ogni persona.
Per quanto riguarda la retta, se si stratta di una Residenza privata, è interamente a carico della famiglia dell’ospite, se invece la struttura è pubblica, contattando i Servizi Sociali del comune di residenza, è possibile accedere ad agevolazioni.
Differenza tra Residenza Sanitaria Assistita (RSA) e Residenza Socio Sanitaria Assistita (RSSA)
È inoltre presente un’ulteriore distinzione tra Residenza Sanitaria Assistita e Residenza Socio Sanitaria Assistita: non sempre vengono distinte, ma è comunque utile sapere che, in alcune regioni, le due sigle vengono utilizzate separatamente.
Mentre le RSA, come abbiamo detto, si occupano di ospiti con problematiche di tipo sanitario che vanno seguite con terapie mediche, le RSSA sono strutture dedicate nello specifico ai pazienti che hanno gravi disturbi psicofisici, e la cui assistenza non è quindi solo di natura medico-infermieristica, ma anche neurologica e psicologica.
Se quindi una struttura residenziale si occupa anche di pazienti con demenze senili e malattie neurologiche degenerative, come ad esempio il morbo di Alzheimer, si tratta non solo di una RSA, ma nello specifico di una RSSA.
Casa di cura: caratteristiche e specifiche
La casa di cura, a differenza di una RSA, ospita anche anziani parzialmente autosufficienti che, pur essendo affetti da patologie acute o croniche, sono comunque in grado di provvedere ad alcune funzioni.
Anche in queste strutture sono organizzate attività ricreative e culturali, orientate alla socializzazione e al benessere quotidiano di ogni ospite. Le case di cura sono residenze private, la cui retta è quindi interamente a carico dell’ospite o della famiglia.
Casa di riposo: differenze rispetto a RSA e casa di cura
La casa di riposo, similmente alla casa di cura, è una struttura dedicata ad anziani che sono, ancora autosufficienti ma che non possono, o non vogliono, abitare da soli. La casa di riposo diventa quindi un’importante opportunità sia per socializzare con altre persone che per per contare sulla presenza costante di personale addetto all’aiuto e alla cura quotidiana, anche dal punto di vista sanitario.
Nella casa di riposo è infatti garantita l’assistenza infermieristica e socio sanitaria, per esempio, per accompagnare nelle procedure di igiene personale o di assunzione di farmaci. Anche nella casa di riposo sono organizzate attività ludiche e ricreative, oltre che gite, laboratori, corsi di diverso tipo ed eventi sia per gli ospiti che per le loro famiglie.
Come accade per le Residenze Sanitarie Assistite, anche le case di riposo possono essere gestite sia da privati, che dal pubblico: in quest’ultimo caso, l’accesso è seguito tramite i Servizi Sociali.
Scegliere la struttura migliore per i propri familiari: gli aspetti di cui tenere conto
Come scegliere, quindi, la struttura più adatta per i vostri cari? Ogni soluzione, infatti, rappresenta un caso a sé: la scelta migliore è sempre quella che viene fatta tenendo conto delle necessità dell’anziano e della sua famiglia, dando primaria importanza al mantenimento della dignità e integrità di ogni persona.
Possiamo quindi consigliarvi alcuni aspetti da considerare, da declinare a seconda delle peculiarità del singolo caso:
- è importante osservare innanzitutto il quadro sanitario generale, considerando se l’anziano presenta patologie – sia fisiche che neurologiche – acute, croniche, oppure condizioni di salute dovute a malattie in corso o, per esempio, a infortuni. In base alle cure di cui avrà bisogno, e all’intensità della tipologia di assistenza, la famiglia sarà in grado di comprendere se è in grado di occuparsi del proprio caro in autonomia, o se si necessita di inserirlo in una struttura protetta;
- è inoltre necessario considerare le inclinazioni di carattere e la personalità del soggetto in questione, valutando la sua possibile risposta a una scelta di questo tipo: a tal proposito, è importante sapere che esistono percorsi di inserimento graduale in struttura, come ad esempio RSA Aperta, che vengono proposti anche da Real Salus;
- la famiglia ha inoltre la possibilità di valutare se i servizi offerti, sia dal punto di vista sanitario che ricreativo, soddisfano le necessità del soggetto in questione: proprio per questo è importante approfondire la conoscenza della struttura e del personale, dando il via a un rapporto di co-responsabilità e fiducia;
- infine, non sarà da sottovalutare l’aspetto economico: come abbiamo visto, esistono strutture sia di carattere pubblico che privato, ed è quindi importante che la famiglia valuti la soluzione che meglio impatta sull’equilibrio generale sia dell’ospite che dei suoi congiunti.
Come abbiamo detto, non si tratta di un percorso esente da difficoltà: proprio per questo è fondamentale scegliere la struttura che meglio soddisfa le vere necessità dell’anziano e della famiglia, sia dal punto di vista dell’assistenza medica che dei servizi offerti, al fine di garantire le migliori condizioni quotidiane.
Questo è l’impegno con cui vengono gestite le strutture del Gruppo Real Salus, realtà consolidata che gestisce da oltre 50 anni diverse tipologie di centri per la Terza Età: case di riposo, case residenza anziani (RSA) a Bologna e provincia, e centri di riabilitazione.
Presso le nostre sedi vengono svolte numerose attività, con l’obiettivo di offrire agli ospiti anziani la possibilità di vivere serenamente, mantenendo il più possibile l’autonomia residua e stimolando le relazioni interpersonali.
Proprio per questo, vengono offerti servizi assistenziali, educativi e riabilitativi organizzati in modo personalizzato, tra cui assistenza sanitaria qualificata, terapia riabilitativa, servizio infermieristico 24 ore su 24, attività ludico-ricreative, iniziative di cura estetica e tutela della persona, ginnastica, assistenza religiosa per qualunque tipo di confessione, e tutoraggio per le attività quotidiane, nel pieno rispetto di inclinazioni, necessità e desideri di ogni ospite e dei familiari.