Demenza negli Anziani: i pazienti e la famiglia

Sintomi, Diagnosi, Approccio e Sostegno alla Famiglia nei casi di pazienti affetti da demenza, una delle principali cause di disabilità e dipendenza tra gli anziani nel mondo

La demenza negli anziani è una sindrome complessa che impatta profondamente sulla vita di chi ne soffre e su quella delle famiglie direttamente interessate.
Questa condizione non riferibile a una malattia specifica, ma piuttosto a un insieme di sintomi, causa un deterioramento progressivo delle funzioni cognitive quali memoria, ragionamento, linguaggio, capacità di orientarsi e di svolgere compiti motori complessi, oltre a cambiamenti della personalità e del comportamento.
Queste alterazioni, di gravità tale da interferire con le attività quotidiane, sono state descritte dal Committee of Geriatrics del Royal College of Physicians britannico nel 1982 come una compromissione globale delle funzioni corticali superiori, in assenza di compromissione dello stato di vigilanza.

Tipi di Demenza

La demenza può essere conseguente a diverse malattie e correlabile a varie condizioni, alcune delle quali trattabili e potenzialmente reversibili completamente o in parte, come depressione, disfunzioni della tiroide, o intossicazioni da farmaci. Tuttavia, la casistica più consistente è legata all’insorgere di malattie neurodegenerative. Di seguito le più comuni e diffuse:

  • La malattia di Alzheimer. La più comune forma di demenza, rappresenta il 50-60% dei casi, caratterizzata da un declino graduale e progressivo delle facoltà cognitive.
  • La malattia a corpi di Lewy. Nota per le strutture anormali nelle cellule del cervello chiamate corpi di Lewy, presenta sintomi simili a quelli dell’Alzheimer, ma con un decorso generalmente più rapido.
  • La malattia di Pick / Demenza frontotemporale. Colpisce aree specifiche del cervello, portando a notevoli cambiamenti nella personalità e nel linguaggio.
  • La malattia di Creutzfeldt-Jacob. Una forma rara di demenza progressiva con perdita di cellule nervose e rapido declino cognitivo.

Incidenza delle Demenze: le dimensioni del fenomeno

Secondo i dati recenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si stima che circa 50 milioni di persone soffrano di demenza a livello globale, con quasi 10 milioni di nuovi casi ogni anno. La prevalenza aumenta significativamente con l’età, soprattutto nelle popolazioni over 65. La demenza rappresenta una delle principali cause di disabilità e dipendenza tra gli anziani in tutto il mondo.

Sintomi e Diagnosi di demenza

I sintomi della demenza in fase di esordio, seppur variabili in base alla tipologia di disturbo, annoverano segnali comuni, fra cui:

  • Perdita di memoria che interferisce con la vita quotidiana
  • Difficoltà nel pianificare o risolvere problemi
  • Difficoltà a completare compiti familiari
  • Confusione con tempo o luogo
  • Problemi di linguaggio, come trovare difficoltà a nominare oggetti
  • Calo del giudizio o del ragionamento
  • Ritiro dal lavoro o dalle attività sociali
  • Cambiamenti di umore o di personalità

La diagnosi precoce è fondamentale per gestire le demenze in modo efficace.
I medici impiegano una serie di strumenti combinati, dalle anamnesi, alle valutazioni cognitive con test neuro psicologici, agli esami di imaging cerebrale come la TAC o la RM per raggiungere una diagnosi definitiva; grazie alle metodologie attuali la diagnosi precoce è piuttosto accurata.

Approccio Terapeutico al paziente affetto da una forma di demenza

Nonostante i numeri importanti dei pazienti affetti da questa classe di disturbi, non esiste attualmente una cura per la maggior parte delle forme di demenza. A partire dalla diagnosi, l’approccio è multidisciplinare e focalizzato a fornire sostegno nella gestione dei sintomi, supporto per rinforzare le abilità esistenti e strategie che includono l’assunzione di farmaci, per rallentare la progressione del disturbo.

Le terapie non farmacologiche come l’attività fisica, la musicoterapia, la pet therapy e tutte quelle attività mirate a mantenere l’indipendenza dell’individuo il più a lungo possibile, sono fondamentali per rinforzare l’attaccamento alla vita, rinsaldare le competenze e costruire comportamenti ricorrenti che contrastino lo spaesamento derivante dai processi degenerativi in corso.

Le terapie non farmacologiche sono inoltre utili nella gestione dei sintomi comportamentali quali allucinazioni, deliri, depressione, ansia, euforia, irritabilità/labilità, agitazione/aggressività, apatia, disinibizione e attività motoria aberrante.

Queste manifestazioni sintomatiche, spesso invalidanti sia per la persona affetta che per la famiglia, possono causare notevoli disagi e richiedono un intervento mirato per migliorare la qualità della vita del paziente e alleviare il carico emotivo dei caregiver. Le terapie non farmacologiche sono quindi fondamentali non solo per il benessere del paziente, ma anche per sostenere la salute mentale e il benessere dell’intero nucleo familiare.

Farmaci, terapie occupazionali e supporto psicologico sono dunque l’iter che accompagna questa tipologia di paziente che ha bisogno, fin dagli esordi, di un supporto adeguato.

Sostegno alla Famiglia: i caregiver nei casi di demenze

Nel viaggio che le famiglie intraprendono nell’affrontare la demenza di un loro caro, la possibilità di avere esse stesse sostegno gioca un ruolo cruciale; non è solo la possibilità di ricevere aiuto nella gestione della quotidiana assistenza del proprio congiunto, ma anche l’opportunità di trovare supporto per affrontare le sfide emotive e psicologiche che ne derivano.
La demenza, in questo senso, non colpisce il singolo individuo ma l’intero nucleo familiare.

Negli anni, sono molti i passi avanti che sono stati fatti in questa direzione, con lo sviluppo di programmi specifici diretti a familiari e caregiver che hanno l’obiettivo di fornire assistenza, informazione e formazione. Fondamentale si conferma l’accesso ai servizi di consulenza, ai gruppi di supporto e formazione appunto, per imparare a prendersi cura del proprio caro, apprendere le strategie più efficaci per affrontare le diverse sfide –  non solo pratiche –  della cura a lungo termine, dalle consulenze assistenziali alle consulenze legali fino ai colloqui psicologici.

Real Salus per i pazienti affetti dai disturbi della famiglia delle demenze

Fra le informazioni fondamentali che le famiglie del paziente affetto da demenza ricevono, ci sono le indicazioni sulle strutture che possono supportare in modo efficace e sicuro questa delicata fase di vita della persona. Quando le condizioni non rendono più adeguato il supporto della rete familiare o del caregiver presso il domicilio del paziente, la presenza di strutture serie e affidabili rappresenta la certezza di un ambiente sano e protetto per i propri cari.

Real Salus, fra le sue strutture, ospita, supporta e accudisce nel Centro Residenziale Rivamare a Porto Garibaldi in provincia di Ferrara, pazienti affetti da diverse forme di demenza.

Il Centro Residenziale Rivamare situato sul mare offre un ambiente sereno e stimolante, dove gli ospiti possono ricevere assistenza specializzata con una serie di servizi appositamente strutturati per affrontare e contrastare questa tipologia di disturbi. Un ricco programma di attività ludico ricreative appositamente organizzate per stimolare creatività, socialità ed esercitare le proprie competenze all’interno di una routine rassicurante e un contesto protetto, assicurano una quotidianità ricca.
La stessa vicinanza al mare è parte integrante di un approccio terapeutico più ampio che include la terapia ambientale.
La presenza costante di personale specializzato è garanzia della massima cura e sicurezza di ciascun ospite.

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