Non una semplice area verde, ma un vero e proprio luogo di cura: è il giardino terapeutico, un ambiente naturale progettato per favorire il benessere psicofisico dei malati di Alzheimer, con effetti positivi sulle funzioni cognitive, sui disturbi comportamentali e sull’umore.
Ne abbiamo parlato con Gabriella Nerieri, animatrice di San Petronio, casa di riposo e casa residenza per anziani di Real Salus di Bologna in cui, a settembre di quest’anno, è stato inaugurato un giardino terapeutico. Un’opportunità che ha ulteriormente arricchito l’offerta di servizi di Real Salus, realtà particolarmente specializzata nell’assistenza alle persone che soffrono di malattie legate al deterioramento cognitivo e, in particolare, ai malati di Alzheimer, a cui è dedicato uno spazio apposito – lo Spazio Alzheimer – pensato per fornire cure e riabilitazione, offrire stimoli per rallentare il decadimento, favorire la socializzazione e l’autonomia.
Insieme a Gabriella abbiamo approfondito come è nato e come è strutturato questo spazio, quali attività è possibile svolgere al suo interno e quali benefici offre agli ospiti della struttura e ai loro familiari.
Gabriella ci ha anche raccontato i progetti futuri che Real Salus ha in programma di realizzare all’interno del giardino terapeutico e le altre iniziative e attività organizzate per migliorare la qualità della vita dei malati di Alzheimer.
Cos’è il giardino terapeutico per Alzheimer e perché è diverso da un giardino tradizionale
Cosa distingue un giardino terapeutico da un giardino tradizionale? “Questo spazio – spiega Gabriella – non è semplicemente un luogo in cui godere del contatto con la natura e rilassarsi, ma è un giardino attivo che offre stimoli di tipo cognitivo, sensoriale e motorio. Questa peculiarità lo rende particolarmente indicato per le persone che soffrono di malattie come Alzheimer, demenza e Parkinson, per cui rappresenta una vera e propria terapia non farmacologica”.
Grazie alle sue caratteristiche distintive, il giardino terapeutico permette, infatti, di alleviare e contrastare alcune problematiche tipiche di queste patologie, come il disorientamento spazio-temporale, i disturbi cognitivi, l’agitazione e le alterazioni del comportamento che caratterizzano la malattia di Alzheimer.
I percorsi all’interno del giardino sono strutturati per aiutare le persone a orientarsi, accompagnarle e invogliarle a camminare senza causare loro un effetto di spaesamento: non ci sono sentieri senza uscita che risulterebbero spiazzanti, ogni tracciato ha punti di riferimento chiari e conduce a una precisa destinazione, assecondando così la tendenza dei malati di Alzheimer a girovagare e attribuendole una finalità. Questa organizzazione degli spazi permette ai malati di passeggiare in un ambiente sicuro, in grado di tranquillizzarli e incoraggiarli a mantenersi attivi, fisicamente e mentalmente.
Nel giardino terapeutico, un ruolo fondamentale è giocato dalle piante. Alberi e arbusti contribuiscono a definire chiaramente i percorsi e favoriscono l’orientamento non solo nello spazio ma anche nel tempo, perché con i loro colori scandiscono l’alternarsi delle stagioni.
Le erbe aromatiche, inoltre, forniscono importanti stimoli sensoriali di tipo olfattivo, visivo e tattile, riaccendendo ricordi, suscitando emozioni e curiosità, sollecitando la memoria e le abilità cognitive.
I benefici del giardino terapeutico per i malati di Alzheimer
Come evidenziato da una recente analisi degli studi su questo argomento condotta dall’Università di Padova, moltissime ricerche internazionali confermano i benefici del giardino terapeutico per chi soffre di Alzheimer e demenza, sottolineando l‘importanza di includere aree verdi di questo tipo nei luoghi di cura e nelle strutture residenziali per anziani e malati per migliorare la qualità della loro vita.
I principali effetti positivi del giardino terapeutico includono:
- la stimolazione delle funzioni cognitive e motorie;
- la riduzione dei comportamenti aggressivi, un disturbo frequente e non facile da gestire nei malati di Alzheimer;
- il miglioramento del tono dell’umore;
- il controllo dell’ansia e dell’agitazione;
- l’incremento dell’autostima;
- la riduzione dei livelli di depressione e stress;
- lo stimolo alla socializzazione;
- l’aumento del coinvolgimento e dell’autonomia;
- la prevenzione delle cadute;
- la riduzione dell’uso dei farmaci, in particolare di antidepressivi e antipsicotici.
Scopriamo più da vicino, allora, come è fatto il giardino terapeutico di Real Salus e quali benefici regala agli ospiti della struttura e ai loro caregiver.
Da giardino a healing garden: come è nato il giardino terapeutico di Real Salus
Il giardino terapeutico di Real Salus rappresenta un’evoluzione dell’area verde che, dal cancello di ingresso, costeggia interamente la struttura residenziale di San Petronio e che è presente fin dalla sua costruzione.
“Quest’anno – racconta Gabriella – abbiamo deciso di trasformarla in un vero e proprio giardino terapeutico, che abbiamo inaugurato a settembre in occasione del mese dell’Alzheimer, a cui Real Salus ha aderito. Questo spazio aveva già molte delle caratteristiche tipiche di un giardino di cura, per esempio tante piante e percorsi ad anello perfetti per migliorare la percezione spazio-temporale, che nei malati di Alzheimer è un po’ compromessa. Per questo motivo, abbiamo pensato di sfruttare questi elementi, arricchendoli con altri, per potenziare le finalità terapeutiche del giardino. Avevamo letto molti articoli che raccontavano esperienze internazionali di healing garden, cioè di giardini curativi progettati e costruiti nelle strutture sanitarie, come ospedali, RSA e case di riposo, per favorire il benessere di anziani e malati: questo ci ha offerto lo spunto per adattare lo spazio che avevamo già a disposizione, in modo che i nostri ospiti potessero beneficiare al massimo dei suoi effetti positivi”.
Come è strutturato il giardino?
Il giardino di Real Salus è un grande spazio verde che permette di passeggiare tra alberi e arbusti di ogni tipo: oleandri, forsizie, rose, ulivi, ippocastani, querce, acacie, faggi, salici piangenti, abeti, pini, melograni.
La circolarità dei percorsi e la presenza delle piante aiutano i malati di Alzheimer a orientarsi nello spazio. “Nel giardino – conferma Gabriella – ogni percorso è un anello che permette di tornare al punto di partenza ed è delimitato da aiuole che lo rendono facile da individuare e da percorrere”.
Le piante sono anche un rassicurante punto di riferimento temporale che permette ai malati di restare ancorati alla realtà e di richiamare alla mente i ricordi. “Osservando i loro frutti e i loro colori – spiega Gabriella – i nostri ospiti percepiscono la ciclicità delle stagioni: vedono le castagne matte dell’ippocastano e capiscono di essere in autunno, notano le forsizie gialle e comprendono che è arrivata la primavera, collegano le rose fiorite al mese di maggio e associano il grande abete addobbato di luci nell’aiuola centrale al periodo di Natale”.
Piante aromatiche e un percorso a stazioni: le attività per stimolare i malati di Alzheimer
A questo nucleo originario del giardino, quest’anno si sono aggiunte 10 stazioni, simili a quelle di un percorso vita, che oltre a fornire una direzione e una meta al proprio cammino offrono anche una serie di stimoli di tipo cognitivo, motorio, sensoriale ed emotivo. Ad ogni stazione, infatti, è associato un cartello che invita a svolgere un’attività: cantare una canzone, recitare una preghiera, fare un esercizio fisico, chiudere gli occhi e ascoltare il canto degli uccelli o i suoni della città, osservare gli alberi o sentire il profumo di una pianta aromatica, riconoscerla e suggerire come usarla in cucina. Insieme alle stazioni, le erbe aromatiche rappresentano l’altra novità che ha arricchito il giardino terapeutico di Real Salus, consentendo una stimolazione sensoriale olfattiva, visiva, tattile che suscita negli ospiti emozioni e ricordi.
“Ognuno di questi spunti – spiega Gabriella – sollecita la memoria, l‘attenzione, la coordinazione, il pensiero, la concentrazione, la capacità di comprendere un comando e di eseguirlo, aiutando i malati di Alzheimer a interagire con l’ambiente esterno, a rispondere agli stimoli, a essere più presenti, attivi e partecipi”.
Gli ospiti di San Petronio hanno la possibilità di frequentare il giardino terapeutico da soli, se hanno un buon grado di autonomia, oppure insieme a un operatore. “Organizziamo uscite in giardino due volte alla settimana, il lunedì e il venerdì, – spiega Gabriella – sia accompagnando una persona alla volta, in modo da creare con lei un rapporto individuale più diretto, sia in piccoli gruppi per permettere agli ospiti di socializzare, cercando di spronare soprattutto le persone che tendono a uscire raramente”.
Gli effetti positivi del giardino terapeutico di Real Salus su ospiti e caregiver
I benefici del giardino terapeutico per gli ospiti con Alzheimer di Real Salus sono tangibili, come conferma Gabriella: “La risposta varia da persona a persona, anche a seconda della gravità della sua patologia, ma in generale osserviamo un miglioramento delle funzioni cognitive come memoria e attenzione, un calo dell’ansia e una riduzione dei disturbi comportamentali, che a volte in uno spazio chiuso e circoscritto, per quanto grande come quello della nostra struttura, tendono ad acuirsi. Può capitare, per esempio, che un malato di Alzheimer abbia pensieri ossessivi da cui non riusciamo a distoglierlo o soffra di una forte agitazione: proporgli una passeggiata nel giardino terapeutico, che offre degli stimoli e delle attività concrete da svolgere, è un modo per distrarlo e tranquillizzarlo, spostando la sua attenzione e convogliando le sue energie verso un’esperienza positiva. Grazie a questo espediente, in molti casi è possibile ottenere un rilassamento che riduce la necessità di ricorrere ai farmaci”.
I vantaggi di frequentare il giardino terapeutico non riguardano solo gli ospiti di Real Salus. Anche i loro familiari apprezzano la possibilità di fare una passeggiata in questo spazio verde che favorisce la comunicazione e lo scambio con il proprio caro, aiutando a superare gli ostacoli e le difficoltà legate ai deficit cognitivi e agli altri disturbi provocati dalla malattia. “Per il caregiver di un malato di Alzheimer – conferma Gabriella – può non essere semplice interagire con lui: il giardino terapeutico, grazie ai tanti stimoli che offre, fa riaffiorare ricordi e suscita emozioni che forniscono spunti utili per chiacchierare e stare insieme”.
I progetti futuri del giardino terapeutico di Real Salus
Il giardino terapeutico di Real Salus è, dunque, uno spazio dalle enormi potenzialità curative, che proprio per questo, dalla prossima primavera, si arricchirà di nuovi progetti e nuove iniziative, a beneficio degli ospiti della struttura e non solo.
“Abbiamo intenzione di utilizzarlo anche come spazio per l’ortoterapia – spiega Gabriella – perché questa attività è utilissima per promuovere il benessere fisico e psicologico. Stiamo anche valutando di aprire il giardino alle persone esterne, per dare l’opportunità a chiunque lo desideri di godere dei suoi effetti positivi: dobbiamo ancora definire nei dettagli questa possibilità ma siamo convinti che sarebbe molto apprezzata, sia dai cittadini che abitano vicino alla nostra struttura e che avrebbero un parco in cui passeggiare e socializzare a due passi da casa, sia per i caregiver, come le badanti e le famiglie, che potrebbero accompagnare qui gli anziani che assistono e i loro cari”.
Questa apertura alla città potrebbe offrire anche l’occasione per uno scambio generazionale tra anziani e bambini che Real Salus ha già sperimentato con successo in passato, quando una scolaresca in visita ha trascorso una giornata con gli ospiti di San Petronio: “È stato davvero un momento toccante e di grande tenerezza: abbiamo ospitato un gruppo di studenti di quarta elementare che sono stati accompagnati dai nostri anziani alla scoperta del giardino terapeutico e si sono divertiti moltissimo a svolgere insieme a loro le attività proposte. Una bella esperienza che ha arricchito sia i nostri ospiti che i bambini e che, per questo, ci piacerebbe ripetere in futuro, coinvolgendo altre scolaresche”, ricorda Gabriella.
Le proposte di Real Salus per il benessere degli ospiti malati di Alzheimer
Il giardino terapeutico per malati di Alzheimer si aggiunge ai numerosi progetti e al ricco programma di iniziative con cui Real Salus si prende cura del benessere psicofisico degli ospiti che soffrono di questa patologia, come le attività ludico-cognitive.
“Compiti semplici come ricordare le canzoni di una volta o le parole che cominciano con una determinata lettera – spiega Gabriella – ci permettono di sollecitare le abilità residue dei malati, rallentando il decadimento, mentre giochi come i birilli sono utili per favorire la partecipazione e la coordinazione, gratificare la persona, migliorare la sua autostima e accendere ricordi piacevoli dell’infanzia”.
Tra le altre attività proposte ci sono la Pet Therapy, una terapia che coinvolge gli animali da compagnia e che per gli ospiti è uno stimolo a muoversi e a mantenersi attivi, oltre ad avere effetti positivi sull’umore.
Per le forme di demenza più gravi, invece, è impiegata la Doll Therapy, cioè la terapia della bambola. “Questo approccio – spiega Gabriella – risulta molto efficace per le persone con demenza severa che manifestano disturbi del comportamento e agitazione: prendersi cura della bambola, accarezzarla, pettinarla, riversare su di lei il proprio affetto ha un’azione calmante, in grado di rilassarle e tranquillizzarle”.
Se vuoi saperne di più sulle attività organizzate da Real Salus per promuovere il benessere dei malati di demenza e Alzheimer, contattaci e ti forniremo tutte le informazioni di cui hai bisogno per prenderti cura dei tuoi cari.