Cosa succede ai nostri ricordi e come tenerli stretti
La memoria negli anziani, un campo complesso e dinamico, influenzato da molteplici fattori cognitivi, emotivi e ambientali. Comprendere i meccanismi della memoria e le strategie per supportarla può migliorare significativamente la qualità di vita delle persone a noi care, promuovendo in loro autonomia e benessere.
Per gli anziani, mantenere la mente attiva è dunque un essenziale esercizio per contrastare il declino cognitivo e preservare la propria identità.
Cerchiamo, allora, di capire qualcosa in più sulla memoria e poi vediamo come specifiche attività e giochi possano essere strumenti efficaci per stimolare questa facoltà e migliorare la qualità di vita dei nostri cari.
Che cos’è la memoria
Per gli psicologi la memoria è la capacità dell’individuo di conservare informazioni passate e di utilizzarle per comprendere e affrontare quanto accade e accadrà in futuro nella nostra vita. Non è un sistema statico e passivo, ma piuttosto un costruttore attivo di rappresentazioni del mondo (Tomei, 2017) che funziona in modo ricostruttivo, modificando e rielaborando le informazioni immagazzinate, ogni volta che vengono richiamate.
Articolata in tre fasi, Codifica (trasformazione delle nuove informazioni in un formato riconoscibile dalla memoria), Ritenzione (consolidamento delle informazioni in memoria a lungo termine) e Recupero (richiamo delle informazioni dalla memoria a lungo termine alla memoria di lavoro per il loro impiego), l’intero processo della memoria può essere influenzato dalla profondità di elaborazione, dalla rilevanza emotiva dello stimolo e dallo stato emotivo dell’individuo.
Secondo gli scienziati a giocare un ruolo di primo piano nei processi mnestici sono ippocampo e amigdala, due strutture situate nel lobo temporale e facenti parte del sistema limbico. Il primo è fondamentale nella formazione della memoria a breve termine, mentre l’amigdala è responsabile della gestione delle informazioni sensoriali, alle quali attribuisce un significato emotivo; proprio l’amigdala sarebbe, infatti, la struttura che associa stimoli a ricompense o punizioni.
Ma quanti tipi di memoria ci sono e come sono gestiti i nostri ricordi?
La scienza ha individuato e classificato serbatori diversi, se così vogliamo chiamarli, dai quali attingiamo nella nostra vita a seconda delle circostanze.
La Memoria a Breve Termine (MBT) è quella che, come il nome stesso suggerisce, conserva per pochissimo tempo, pochi secondi, le informazioni che poi o passeranno alla memoria a lungo termine o saranno definitivamente abbandonate. La Memoria a Lungo Termine (MLT) ha, invece, la capacità di conservare tutte le esperienze e conoscenze acquisite e si suddivide in:
- Memoria Esplicita di cui fanno parte la memoria episodica, legata agli eventi personali e la memoria semantica, alle conoscenze generali.
- Memoria Implicita, squisitamente procedurale, che comprende abilità motorie e cognitive automatiche e Memoria di Lavoro (WM) che mantiene ed elabora informazioni per brevi periodi per compiti cognitivi complessi.
Che cosa succede alla memoria degli anziani
Senza prendere in considerazione condizioni patologiche come nel caso delle patologie legate al decadimento cognitivo, la memoria è un sistema fisiologicamente colpito dal processo d’invecchiamento e questo a partire dalla diminuzione del volume dell’ipotalamo e dalla riduzione del flusso sanguigno al cervello, conseguenti all’avanzare dell’età.
A giocare un ruolo importante, poi, anche le condizioni emotive, con stress e depressione che possono rappresentare un fattore decisivo, provocando difficoltà di concentrazione e attenzione, fino ad influenzare negativamente la formazione e il recupero del ricordo.
Insidiose possono essere anche le carenze nutrizionali, come per esempio carenze importanti di vitamine del gruppo B che possono compromettere la funzione cerebrale.
Ma a cosa è opportuno prestare attenzione per sostenere in modo adeguato i nostri anziani o fare qualche controllo in più per scongiurare problemi più complessi?
Consapevoli del fatto che spesso una difficoltà ben si nasconde fra le maglie della normalità, vi indichiamo alcuni inciampi che se ripetuti meritano di essere approfonditi.
- Dimenticare eventi recenti o dettagli importanti della vita quotidiana
- Difficoltà nel memorizzare nuove informazioni
- Confusione riguardo al tempo, al luogo o alle persone
- Problemi di concentrazione e nel seguire conversazioni
- Smarrimento frequente di oggetti personali
- Difficoltà nel ricordare eventi passati o nel seguire istruzioni complesse
L’importanza della stimolazione cognitiva negli anziani per mantenere viva la memoria
Ma se l’invecchiamento incide, nella compromissione della memoria e in particolare nella memoria di lavoro e nella memoria episodica, (grazie alle quali ricordiamo eventi e procedure collegate), è pur vero che sono diverse le cose che possiamo fare per mantenere allenata la mente e preservare i ricordi dei nostri anziani.
La stimolazione cognitiva, infatti, risulta essenziale per mantenere allenata la mente, vivace l’intelletto e restituire fiducia in sé stessi, sostenendo la persona anche a livello emotivo. Particolarmente apprezzati e molto efficaci sono un gran numero di giochi e attività che oltre ad intrattenere e supportare la socialità, sono una vera e propria palestra per la mente.
Facciamo qualche esempio:
Puzzle, cruciverba e sudoku, eccellenti per stimolare l’attività cerebrale, richiedono concentrazione e problem-solving, chiamando in causa diverse aree del cervello, inclusa la memoria a breve termine.
Giochi di carte, dal bridge al memory, passando per la briscola e il burraco, le carte, amatissime, possono essere un vero e proprio toccasana; appassionano, mantengono attiva la mente e favoriscono l’interazione sociale.
Lettura, dal libro al quotidiano è sempre un’attività estremamente completa che riconosce all’anziano un ruolo attivo e importante
Giochi digitali; con la diffusione capillare dei cellulari connessi ad internet e lo sviluppo di app di semplice utilizzo, molti dei nostri anziani possono avere facilmente accesso a una varietà di attività progettate per migliorare la memoria e altre funzioni cognitive.
L’esercizio fisico regolare, fondamentale per la salute fisica e mentale dell’anziano, il movimento fisico lo rimette in contatto con l’ambiente circostante; a partire da una semplice passeggiata più o meno aiutati a seconda delle necessità, è obbligatorio.
Il supporto all’anziano nelle strutture Real Salus
L’importanza di una routine quotidiana capace di restituire i giusti stimoli per mantenere la mente allenata, riguarda sia l’anziano presso la propria abitazione, sia chi temporaneamente o regolarmente è ospite di una casa di riposo.
Proprio per questa ragione, nelle nostre strutture Real Salus a Bologna e in provincia di Ferrara, abbiamo lavorato con particolare attenzione per costruire una rete di attività quotidiane in grado di intrattenere e stimolare i nostri ospiti in modo efficace e creativo.
Dalla lettura ai giochi di carte, dai laboratori di cucina, alla ginnastica, le attività sono tese a potenziare le loro capacità, sviluppare la socialità e preservare la serenità.
Non manca la possibilità di assistenza specifica per patologie legate al decadimento cognitivo, con il Centro Residenziale Rivamare a Porto Garibaldi in provincia di Ferrara, espressamente dedicato.
Per ulteriori informazioni sulla struttura e sui servizi offerti, contattateci.