Ortoterapia: cos’è e i suoi benefici nella terza età

Stare a contatto con la natura, coltivare le piante, vederle crescere e raccoglierne i frutti sono attività piacevoli, rilassanti e dai grandi benefici: è questo il principio che ispira l’ortoterapia, una pratica terapeutica utilizzata in contesti di cura e assistenza alla persona per promuovere la salute fisica e psicologica in ogni fascia di età e per trattare moltissime problematiche.

In questo articolo scopriremo cos’è questa tecnica, in quali ambiti viene impiegata e quali sono i suoi effetti positivi. Esamineremo, in particolare, i vantaggi dell’ortoterapia per gli anziani, a cui può essere utile per favorire il benessere, la socialità e l’autonomia, anche in presenza di patologie neurodegenerative come la demenza e l’Alzheimer. Lo faremo approfondendo l’esperienza di San Petronio, casa di riposo e casa residenza per anziani del gruppo Real Salus di Bologna che, da ormai 10 anni, propone questo intervento terapeutico ai suoi ospiti.

Che cos’è l’ortoterapia

L’ortoterapia – o orticoltura terapeutica (Horticultural Therapy-OT) – è una pratica che sfrutta i vantaggi della relazione uomo-pianta e utilizza le attività di orticoltura e giardinaggio come strumenti terapeutici.

I benefici di questa tecnica sono documentati fin dall’antichità, ma è a partire dalla fine del 1700 che questa tipologia di intervento inizia a essere riconosciuta nella sua efficacia: il merito è del dottor Benjamin Rush, considerato il padre della psichiatria americana, che per primo documentò gli effetti positivi che il lavoro in giardino aveva sulle persone con disturbi psichiatrici. Negli anni ’40 e ’50 del Novecento, l’impiego di questa pratica nella riabilitazione dei veterani di guerra ricoverati con traumi ha contribuito a rinforzarne la credibilità e l’utilizzo anche in altri Paesi, dal Canada all’Australia fino all’Europa e all’Italia, dove è approdata nei primi anni 2000. Oggi questa modalità terapeutica trova applicazione in moltissimi ambiti, con molteplici finalità terapeutiche.

Ortoterapia: quali sono i suoi effetti positivi e in quali campi viene utilizzata?

L’ortoterapia ha l’obiettivo di riabilitare e favorire il benessere e la qualità della vita della persona a livello psicologico, fisico, cognitivo, emotivo e sociale. Attualmente è impiegata non solo per il trattamento di problematiche di natura psichiatrica (come depressione, disturbo bipolare, schizofrenia), che costituiscono i suoi campi originari di intervento, ma in un’ampia gamma di contesti, dalla disabilità alle dipendenze patologiche fino ai disturbi dell’età evolutiva. Questa pratica può essere svolta sia in spazi all’aperto che in ambienti chiusi appositamente progettati, ed è usata a scopo terapeutico all’interno di varie strutture e luoghi di cura, di assistenza e di recupero, per esempio in ospedali, case di riposo e carceri.

Sono tanti i benefici che questo tipo di intervento può consentire di ottenere, sia attraverso l’osservazione e il contatto con la natura sia tramite la partecipazione diretta ad attività di giardinaggio e orticoltura. Ad esempio, può rivelarsi utile per:

  • migliorare le capacità cognitive e le abilità linguistiche;
  • favorire la socializzazione;
  • ridurre stress e ansia;
  • accrescere l’autostima;
  • rinforzare i muscoli attraverso l’attività motoria;
  • aumentare la coordinazione, l’equilibrio e la resistenza.

Questo approccio terapeutico è adatto a pazienti di ogni fascia di età, dai bambini agli adulti fino alle persone anziane, per le quali può rappresentare un valido strumento per contrastare condizioni e patologie legate all’invecchiamento, dalla solitudine alla demenza. 

Approfondiamo quali sono gli effetti positivi dell’ortoterapia nella terza età.

i benefici dell'ortoterapia per gli anziani

I benefici dell’ortoterapia per gli anziani

Negli anziani l’ortoterapia può essere di aiuto per favorire un invecchiamento più attivo e salvaguardare la salute e il benessere, sia di tipo psico-fisico che emotivo. L’avanzare dell’età, infatti, si accompagna a una serie di cambiamenti che possono compromettere la qualità della vita e la serenità: una sempre maggiore incidenza di patologie, la perdita di indipendenza, la riduzione delle relazioni sociali e la tendenza all’isolamento, che possono aprire la strada a problematiche psicologiche come depressione e ansia. 

Numerosi studi hanno messo in evidenza che l’ortoterapia può contribuire ad affrontare meglio le conseguenze dell’invecchiamento: coltivare l’orto, infatti, significa coltivare una passione, è un mezzo per tenersi occupati e stare in compagnia – perché spesso, specie nelle strutture socio-sanitarie e di assistenza, si pratica in gruppo – e in quanto tale aiuta a sentirsi vivi, impegnati e ancora utili. 

In dettaglio, l’ortoterapia può essere indicata per:

  • favorire e stimolare le interazioni sociali;
  • ridurre la sedentarietà;
  • migliorare la forma fisica;
  • agire in positivo sul tono dell’umore;
  • alleviare l’ansia;
  • combattere la depressione;
  • migliorare la qualità della vita degli anziani.

L’ortoterapia può costituire un utile supporto terapeutico anche in presenza di condizioni cliniche di particolare fragilità e complessità, come la demenza: molte ricerche suggeriscono che possa essere impiegata con successo a integrazione degli altri trattamenti. 

Esaminiamo più da vicino i suoi effetti.

Il ruolo e i vantaggi dell’ortoterapia nei malati di demenza e Alzheimer

Molte ricerche, condotte soprattutto negli ultimi due decenni, concordano nel riconoscere gli effetti positivi dell’ortoterapia sui pazienti affetti da demenza. Questa patologia neurodegenerativa è particolarmente diffusa tra gli anziani e si manifesta in tante forme, la più comune delle quali è la malattia di Alzheimer. La sua principale conseguenza è un progressivo deterioramento cognitivo che riduce le capacità funzionali, rende sempre più complesso svolgere in autonomia le attività quotidiane e ha ripercussioni di natura emotiva, sociale, comportamentale che compromettono la qualità della vita di chi ne soffre e dei caregiver.

Dalle evidenze raccolte nel corso di vari studi è emerso che l’orticoltura terapeutica, soprattutto quella che prevede una partecipazione attiva al lavoro di cura del giardino e dell’orto, è una terapia non farmacologica che può contribuire al raggiungimento di  obiettivi significativi nel trattamento di demenza e Alzheimer

In particolare, può essere  benefica per:

  • migliorare le funzioni cognitive, soprattutto memoria, attenzione, orientamento spazio-temporale;
  • ridurre i sintomi comportamentali, come ansia, aggressività e agitazione;
  • favorire la partecipazione, il coinvolgimento, l’interazione sociale, lo scambio, il dialogo e il senso di appartenenza dei malati;
  • combattere la solitudine;
  • promuovere l’autostima;
  • migliorare le abilità motorie e la manualità;
  • stimolare la coordinazione oculo-manuale, ovvero la capacità di utilizzare le informazioni ricevute attraverso gli occhi per eseguire un determinato compito con le mani;
  • ridurre i sintomi depressivi;
  • migliorare il tono dell’umore;
  • favorire il rilassamento e alleviare lo stress;
  • migliorare la qualità del sonno;
  • consentire un minore ricorso alla terapia farmacologica.

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Il progetto di ortoterapia di Real Salus: un impegno decennale per il benessere degli anziani

Ma in cosa consiste, in concreto, l’ortoterapia? Quali sono le attività che vengono svolte nell’ambito di progetti di questo tipo e in che modo vanno ad agire sui partecipanti, producendo effetti positivi sulla loro salute fisica, psicologica ed emotiva? Ne abbiamo parlato con Gabriella Nerieri, animatrice di San Petronio, che ha ripercorso con noi l’utilizzo e i benefici di questa pratica sugli anziani ospiti della struttura.

“Abbiamo avviato un progetto di ortoterapia circa 10 anni fa – ha spiegato Gabriella – coinvolgendo sia ospiti con demenza che anziani senza problematiche di tipo cognitivo. Nel tempo abbiamo alternato diverse tipologie di attività: all’inizio abbiamo realizzato un vero e proprio orto a terra occupandoci con i nostri ospiti di tutti i passaggi, dall’aratura del terreno alla semina di ortaggi come pomodori, zucchine e melanzane, dall’annaffiatura al travaso delle piante fino alla raccolta, che ha dato a tutti grande soddisfazione. Qualche anno fa, poi, abbiamo deciso di allestire il nostro orto all’interno di cassoni di legno, che rispetto al terreno sono più alti, quindi facilmente raggiungibili anche dalle persone in sedia a rotelle: questo ci ha dato la possibilità di far partecipare al progetto un maggior numero di anziani. Quest’anno, invece, ci siamo dedicati alla coltivazione di piante di basilico, che utilizziamo per cucinare. 

Programmiamo le attività anche a seconda della disponibilità e delle condizioni di salute dei nostri ospiti: la cura dell’orto, che occupa una parte dell’area verde che costeggia la struttura, è più impegnativa e richiede molto tempo ed energie, mentre le piante in vaso sono di più facile gestione”.

progetti di ortoterapiaOrtoterapia a San Petronio: un’attività di gruppo che stimola le capacità cognitive e aiuta a sentirsi vivi 

Gli anziani, in tutti i casi, hanno risposto con grande entusiasmo e i risultati, racconta Gabriella, sono stati davvero significativi: “Quello dell’ortoterapia è un progetto in cui crediamo molto e di cui abbiamo potuto toccare con mano gli enormi benefici per i nostri ospiti. Il caso più eclatante è stato quello di un anziano, arrivato da noi qualche anno fa con una grave depressione, che nell’arco di pochi mesi è completamente rinato: dedicandosi alla coltivazione dell’orto ha riscoperto una passione che aveva abbandonato e, grazie a questo impegno quotidiano che ha dato un senso e un obiettivo alle sue giornate, ha ritrovato entusiasmo e gioia di vivere

Gli effetti positivi comunque, riguardano tutti gli anziani, che nella maggior parte dei casi hanno fatto esperienza di lavoro nei campi nel corso della vita – o perché  figli di contadini, o perché da pensionati avevano un orto – quindi associano al contatto con la terra ricordi e momenti piacevoli. I risultati che osserviamo sono notevoli, sia nelle persone senza problemi cognitivi sia in quelle con patologie come la demenza: coltivare un orto migliora la percezione del tempo e dello spazio, perché la vita delle piante è legata a un luogo fisico e al ciclo delle stagioni, quindi accudirle e vederle crescere aiuta a essere più consapevoli del trascorrere dei mesi e dell’ambiente in cui ci si trova. 

Inoltre, l’orto è un’attività che i nostri anziani svolgono in gruppo, in modo che le persone che hanno buone capacità manuali, di coordinazione e di organizzazione affianchino e supportino chi ha qualche difficoltà: questa dinamica favorisce la socializzazione, aiuta a combattere la solitudine e permette a tutti di dare un contribuito e di sentirsi utili. L’aspetto più importante dell’ortoterapia, infatti, è proprio questo: avere una responsabilità, un compito da svolgere, dà uno scopo alla propria vita e aiuta a mantenersi attivi, sia mentalmente che fisicamente, mentre  osservare i frutti del proprio lavoro migliora l’autostima e l’umore”.

Il giardino terapeutico e le altre attività a supporto degli ospiti

Da circa un anno questo intervento si intreccia con un altro progetto, il giardino terapeutico, un grande spazio verde appositamente studiato e realizzato come luogo di cura per favorire il benessere psico-fisico degli ospiti di San Petronio affetti da Alzheimer. “Le piante aromatiche – conferma Gabriella – permettono una stimolazione sensoriale di tipo olfattivo, visivo e tattile che, nelle persone con questa patologia, evoca ricordi, suscita emozioni e sollecita le capacità cognitive, come memoria e attenzione. Per questo motivo, nel percorso a stazioni che abbiamo allestito nel nostro giardino terapeutico abbiamo previsto anche una tappa con le piante aromatiche, che quindi hanno una doppia valenza perché i nostri anziani le coltivano nell’ambito del progetto di ortoterapia”.

A San Petronio, dunque, le attività di orticoltura e giardinaggio hanno l’obiettivo di aiutare gli ospiti a riconquistare o mantenere un ruolo attivo nella vita, a preservare la propria autonomia e a costruire relazioni significative attraverso un lavoro che richiede collaborazione, dialogo e scambio. Una finalità in linea con l’impegno di Real Salus per favorire il benessere psicofisico, l’integrazione e la socializzazione attraverso stimoli a misura delle esigenze di ogni persona. 

Questa attenzione integra e arricchisce la cura che Real Salus dedica a ogni aspetto dell’assistenza, dall’alimentazione calibrata sui bisogni di ciascuno alle terapie riabilitative personalizzate, dal tutoraggio per le attività quotidiane al supporto sanitario mirato, il tutto grazie a un team multidisciplinare qualificato in grado di lavorare con competenza e sensibilità. 

Vuoi conoscere meglio i servizi di Real Salus? Contattaci e ti forniremo tutte le informazioni necessarie.

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