Prevenzione e cura delle piaghe da decubito: come affrontare questo problema

Quando una persona anziana è costretta a un periodo di immobilità a letto, in seguito a un intervento chirurgico o per una malattia cronica, può sviluppare in certe zone del corpo lesioni definite “piaghe da decubito”. Alcune condizioni generali, ad esempio malnutrizione, patologie preesistenti, disturbi della circolazione e igiene personale non adeguata possono rendere la pelle molto fragile e favorire la comparsa di simili alterazioni. In questo articolo vedremo come prevenire e trattare le piaghe da decubito e perché è fondamentale non trascurarne i primi segnali.

Piaghe da decubito: che cosa sono?

Prima di parlare della prevenzione e del trattamento delle piaghe da decubito, cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta. Questa condizione, che i medici chiamano anche “lesioni da pressione”, è caratterizzata da vere e proprie ferite che compaiono sulla pelle, nei punti in cui questa è soggetta a una compressione prolungata

Si formano quando una persona non può muoversi normalmente oppure è costretta a immobilità prolungata per una malattia cronica, un infortunio, un intervento chirurgico o anche in seguito a una patologia degenerativa. In questo caso, gli esperti parlano di “sindrome da allettamento” o da immobilizzazione, una condizione che costringe a restare a letto per un lungo periodo e che espone alla comparsa di altri disturbi. 

Le ulcere si formano anche per altre ragioni, ad esempio se si indossano calzature della taglia sbagliata, troppo strette o troppo larghe. Possono inoltre comparire al di sotto di tutori, stecche o ingessature. Anche drenaggi, mascherine, tubi per flebo predispongono la comparsa delle piaghe nel punto in cui la pelle è a contatto con il materiale.

Le lesioni si formano più spesso quando si sta troppo a lungo fermi o sdraiati nella stessa posizione. È per questo che vengono definite “da decubito” che significa proprio “dal restare sdraiati a letto”. Ne sono più soggetti gli anziani che, come vedremo più avanti, hanno una pelle più fragile e soggetta a queste ferite. Possono però verificarsi anche nelle persone obese, nelle donne in gravidanza che devono restare immobili per problemi legati alla gestazione e, in qualche caso, nei giovani con fratture agli arti inferiori che impediscono la deambulazione.

Piaghe da decubito: dove tendono a formarsi?

Le piaghe da decubito si formano soprattutto nei punti in cui la pelle subisce una pressione cronica o uno sfregamento contro un tessuto. In posizione supina tendono a comparire su:

  • talloni 
  • natiche
  • zona sacrale
  • gomiti
  • scapole.

Anche la parte interna del ginocchio può essere soggetta a lesioni se si sta troppo a lungo su un lato. Se il decubito è a pancia in giù, invece, le ulcere compariranno su:

  • alluci
  • ginocchia
  • anche
  • torace.

Quali sono i meccanismi che portano alla formazione delle piaghe da decubito? A causa del ridotto afflusso di sangue, dovuto alla pressione prolungata, la pelle riceve meno ossigeno e nutrimento ed è soggetta a sofferenza. Questa si manifesta con rossore locale, eritemi e, a volte, comparsa di vesciche e bolle. Se la situazione di disagio permane, i tessuti cutanei vanno incontro a necrosi, ossia a morte tissutale. La lesione, in questi casi, è più profonda e non più limitata alla pelle, ma raggiunge anche vasi sanguigni, muscoli e ossa.

Alcune circostanze favoriscono la comparsa di queste ferite, fra cui:

  • Malnutrizione: un regime nutrizionale poco equilibrato, privo di nutrienti importanti come proteine, acidi grassi, vitamine, rende la pelle più soggetta a lesioni.
  • Incontinenza: che sia di tipo fecale o urinario, l’incontinenza favorisce lo sviluppo delle piaghe da decubito perché tende a causare macerazione della pelle e infezioni locali.
  • Disturbi della circolazione: malattie che impediscono la buona circolazione del sangue, per esempio il diabete, sono un fattore di rischio per le lesioni da decubito.
prevenire e curare le piaghe da decubito

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Come trattare e medicare le piaghe da decubito

È importante curare le piaghe da decubito perché queste ferite possono incorrere in infezioni anche serie, in grado di peggiorare la qualità di vita di una persona già soggetta a patologie croniche e di aumentarne il livello di disabilità. Prima di parlare della loro prevenzione, dunque, vediamo brevemente come vengono trattate.

È importante, prima di tutto, mantenere ben pulita la zona della lesione per evitare infezioni e favorire la cicatrizzazione. L’impiego di cuscini antidecubito, materassi in poliuretano, sollevatori potrebbero essere utili non solo nella fase di prevenzione, ma anche durante il periodo di trattamento per una più rapida cicatrizzazione. Questi dispositivi, infatti, eliminano la pressione sugli strati superficiali della pelle, favoriscono il ripristino della circolazione del sangue e contribuiscono alla guarigione. 

È bene ricordare che si devono utilizzare solo dispositivi certificati per prevenire le piaghe da decubito. Sistemi “improvvisati” come ciambelle e cuscini che si possono trovare in casa non servono, anzi, possono peggiorare le lesioni.

La medicazione delle piaghe da decubito

Per la medicazione della lesione è essenziale seguire le indicazioni del medico o dell’infermiere per sapere quali prodotti utilizzare e che cosa evitare. È fondamentale che la persona che se ne occupa lavi accuratamente le mani prima di procedere e che indossi guanti monouso. Successivamente, andrà effettuata una accurata igiene della zona usando un prodotto antisettico in soluzione acquosa, che si applica aiutandosi con un po’ di garza sterile. È importante eseguire tutte queste manovre sempre con delicatezza perché l’anziano può avvertire fastidio e dolore. 

Sulla lesione e al suo interno, poi, si applicheranno apposite sostanze cicatrizzanti. Una volta terminata questa manovra, si proteggerà l’area con la medicazione delle giuste dimensioni e adatta al tipo di ferita. Oggi è disponibile una vasta gamma di prodotti per il trattamento delle piaghe da decubito. Infermieri e personale specializzato conoscono quelli più indicati per questo tipo di lesioni: è infatti importante evitare sostanze non adatte, che potrebbero risultare dannose. I materiali usati, inoltre, devono presentare alcune caratteristiche precise ed essere:  

  • capaci di assorbire l’essudato che spesso produce la ferita;
  • facilmente rimovibili per non causare danni alla cute;
  • resistenti alla pressione;
  • impermeabili ma traspiranti
  • in grado di non rilasciare particelle all’interno dell’ulcera. 

Se la lesione non migliora, produce pus oppure emana odore sgradevole è importante segnalarlo al medico.

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Come prevenire le piaghe da decubito

Per il benessere della persona, è importante adottare tutte le strategie utili a prevenire la formazione della piaghe da decubito. Questo è possibile adottando una serie di precauzioni che mantengono sana la pelle.

Ispezionare con cura la pelle dell’assistito

Innanzitutto, è fondamentale prestare attenzione ai primi segnali indicatori. Una lesione da pressione si manifesta, inizialmente, con:

  • arrossamento localizzato o alterazione del colore della pelle;
  • screpolature o formazione di vesciche;
  • dolore o prurito nella zona interessata. 

È bene non trascurare questi sintomi, ma parlarne con il personale sanitario per sapere come comportarsi. Sarebbe opportuno effettuare ogni giorno l’ispezione della cute per verificare la presenza di segnali che possano far pensare a un inizio di ulcera.

Cambiare spesso posizione 

Per evitare che siano sottoposti a pressione sempre gli stessi punti del corpo, la persona va aiutata a cambiare posizione, se non è in grado di farlo da sola. L’ideale sarebbe farlo ogni due ore, sollevando il malato e non trascinandolo sul tessuto. In alcuni momenti, per esempio durante il riposo notturno, si possono attendere anche quattro ore, ma non oltre.  

È indispensabile utilizzare dispositivi antidecubito adatti: materassi, cuscini e altri supporti svolgono un ruolo essenziale per la prevenzione delle piaghe e, come anticipato, ne favoriscono la guarigione. Alcuni di questi ausili sono concessi gratuitamente o a determinate condizioni, se inclusi nel nomenclatore tariffario: si tratta dell’elenco ufficiale del Servizio Sanitario Nazionale, che comprende ausili, protesi e apparecchiature ortopediche per le persone con invalidità riconosciuta o in attesa di riconoscimento. 

Curare l’alimentazione 

Una dieta equilibrata, che comprenda tutti i nutrienti indispensabili per il benessere, ha un effetto positivo anche sulla salute della pelle. Inoltre, un’alimentazione gustosa stimola l’appetito e appaga il piacere sensoriale, aspetto che non va sottovalutato per il benessere quotidiano degli anziani. È anche fondamentale bere a sufficienza per idratare la pelle.

Assicurare un’igiene accurata

Attenzione all’igiene: in caso di incontinenza è importante cambiare spesso il pannolone. Se la persona non ha problemi di questo tipo, invece, il pannolone va fatto indossare solo all’occorrenza, ossia quando l’anziano esprime il suo bisogno oppure, se non riesce a farsi capire, in concomitanza con i suoi ritmi fisiologici, per esempio dopo la colazione o il pasto. 

Per l’igiene della pelle è consigliabile utilizzare un detergente privo di sapone. Sulla cute del corpo, che deve essere sempre ben asciutta dopo il bagno o la doccia, si può applicare un prodotto idratante che rende i tessuti più elastici e resistenti. Ricordiamo che soluzioni detergenti molto schiumogene, creme a base di alcol o altre sostanze irritanti possono danneggiare la pelle, oltre che causare sensazione di bruciore e dolore. 

prevenzione e trattamento delle piaghe da decubito

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L’importanza di un’assistenza specializzata per gli anziani malati o non autosufficienti

Finora abbiamo parlato di come è possibile trattare le piaghe da decubito e prevenirne la comparsa. La cura di una persona costretta a letto, tuttavia, comprende numerosi altri aspetti, oltre alle pratiche di medicazione corretta, all’igiene e alla cura della pelle, seppur fondamentali. L’obiettivo, infatti, è anche far recuperare all’anziano autonomia e maggiore mobilità, se ha possibilità di ripresa. Qualora invece le condizioni generali fossero compromesse e le probabilità di miglioramento molto ridotte, è bene assicurare al proprio caro tutte le attenzioni necessarie per alleviare il disagio e garantire una degenza dignitosa e confortevole. Seguire un’alimentazione nutriente ma anche gustosa, ricevere stimoli mentali, come conversazione e letture, effettuare fisioterapia, ad esempio, sono tutti elementi essenziali dell’assistenza.

Talvolta, per permettere questo tipo di cure può essere necessario affidarsi a personale esperto, scegliendo realtà in grado di prendersi cura del proprio caro in modo completo, con il comfort e la sicurezza di un ambiente simile alla casa, unito alla competenza di figure esperte nella cura medica e riabilitativa. Questa è una soluzione che non sostituisce il ruolo dei familiari, ma che lo supporta e lo affianca dal punto di vista pratico ed emotivo. 

Il supporto e la competenza delle strutture Real Salus

Le residenze Real Salus – società di Bologna che gestisce strutture per la terza età – offrono questo tipo di servizio, grazie a personale medico e infermieristico altamente specializzato nell’assistenza di anziani allettati.

Le figure coinvolte nell’assistenza assicurano una mobilità regolare adeguata alle esigenze di ciascun ospite, mettono in atto programmi fisioterapici su misura per far riprendere, anche solo parzialmente, l’autosufficienza motoria. Inoltre, sono aggiornate sulle linee guida più recenti per la cura delle piaghe da decubito, la loro prevenzione e il trattamento di altre complicanze legate all’immobilità. 

Real Salus si avvale anche di consulenze di nutrizionisti per la preparazione di menu equilibrati, in grado di stimolare l’appetito, un aspetto non trascurabile per la salute e per la gratificazione dell’ospite. L’assistenza comprende anche intrattenimenti e attività ricreative tenute da animatori professionisti, che possono stimolare l’attività cognitiva e combattere la depressione che spesso si accompagna alla condizione di immobilità.

Il personale segue e supporta l’ospite anche durante le ore notturne e si mantiene costantemente in contatto con i famigliari, che vengono regolarmente informati sulle condizioni di salute del proprio caro, comprese eventuali variazioni delle terapie. Il tutto nell’ottica di assicurare all’anziano serenità e sicurezza, facendolo sentire curato e assistito.

Contattaci per sapere di più sui servizi offerti dalle strutture Real Salus.

 

Crediti immagine di copertina: Immagine di DCStudio su Freepik

 

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