Scrivere fa bene: tutti i benefici della scrittura negli anziani

Scrivere racconti, poesie e pensieri per mantenere la mente attiva, ripercorrere i momenti più belli della propria vita, condividere emozioni e ricordi, socializzare e sentirsi più vicini ai propri cari. È l’opportunità offerta agli ospiti di San Petronio – casa di riposo e casa residenza per anziani di Bologna, appartenente alla società Real Salus – che da alcuni mesi partecipano a un laboratorio di scrittura creativa tenuto dall’animatrice Barbara Brusa.

Insieme a lei abbiamo parlato di questa esperienza per approfondire in cosa consiste, a chi si rivolge e quali esercizi vengono proposti durante il laboratorio.

Barbara ci ha inoltre spiegato l’importanza della scrittura per gli anziani e i benefici che permette di ottenere dal punto di vista cognitivo, psicologico ed emotivo, illustrando anche le altre attività culturali e ludico-ricreative organizzate da San Petronio per coinvolgere e stimolare gli ospiti.

Scopriamo di più sul perché scrivere fa bene e sugli effetti positivi del laboratorio di scrittura creativa.

Perché scrivere fa bene?

La scrittura è un modo per esprimere la propria creatività, ma rappresenta anche uno strumento dalle grandi potenzialità terapeutiche, utile per ritrovare il benessere fisico e psicologico.

Molte ricerche hanno messo in evidenza i benefici della scrittura espressiva: descrivere le situazioni difficili che si stanno vivendo e raccontare sensazioni e stati d’animo, infatti, può migliorare la consapevolezza delle emozioni negative e aiutare a gestirle più facilmente.

Scrivere i propri pensieri può avere un effetto liberatorio e risultare utile anche in presenza di gravi problematiche di salute. Numerosi studi hanno mostrato i benefici della scrittura espressiva per chi soffre di patologie oncologiche: come sottolinea una ricerca italiana pubblicata sulla rivista “Professioni infermieristiche”, scrivere può contribuire a modificare in positivo l’atteggiamento nei confronti della malattia e a ridurne le ripercussioni psicologiche e fisiche, come i disturbi dell’umore e del sonno. La scrittura può anche facilitare l’elaborazione cognitiva dei ricordi traumatici e, per questo, è utilizzata come strumento terapeutico nel trattamento del disturbo post-traumatico da stress (PTSD).

Non solo scrivere aiuta a sfogarsi mettendo nero su bianco i vissuti negativi: anche raccontare esperienze di vita positive è utile e, come evidenziato da alcune ricerche, come lo studio del Dipartimento di Scienze Psicologiche dell’Università del Missouri, può portare a un miglioramento dello stato di salute generale.

I benefici della scrittura nella terza età

Scrivere è un’attività molto importante per gli anziani perché li aiuta a contrastare l’isolamento e il decadimento cognitivo, due delle conseguenze negative che possono associarsi all’invecchiamento.

Come tutte le discipline artistiche, anche la scrittura può produrre numerosi effetti positivi. Una recente analisi della letteratura scientifica sui benefici dell’arteterapia nella terza età condotta dall’INRCA – National Institute of Health and Sciences on Ageing, istituto di ricerca sulla salute e il benessere degli anziani di Ancona, ha evidenziato che scrivere, soprattutto all’interno di un gruppo, è in grado di:

  • migliorare le prestazioni cognitive;
  • rinforzare l’identità personale;
  • stimolare la vitalità e rendere la vita più significativa e di qualità;
  • favorire la socializzazione e le relazioni;
  • ridurre il senso di solitudine e gli stati depressivi.

È quindi utile per far sentire gli anziani riconosciuti, accettati, stimolati e ispirati, per favorire il benessere mentale e psicologico e per promuovere un invecchiamento sano.

Alcuni studi hanno anche sottolineato gli effetti positivi della terapia calligrafica nella terza età: scrivere a mano fa bene e si rivela molto efficace per migliorare la capacità di orientamento, attenzione e calcolo nelle persone anziane con decadimento cognitivo lieve, come evidenziato da una ricerca cinese.

Partecipare a gruppi di scrittura e tenere un diario sono attività che possono essere molto benefiche anche per gli anziani con patologie come la demenza e l’Alzheimer, perché:

  • contribuiscono ad alleviare sintomi come ansia e apatia;
  • stimolano le funzioni cognitive;
  • rappresentano una strategia di auto-aiuto per affrontare meglio la malattia;
  • favoriscono la comunicazione e l’interazione sociale.

Perché scrivere fa bene agli anziani

La scrittura per stimolare le funzioni cognitive degli anziani: l’esperienza del laboratorio di Real Salus

Da circa due mesi, Real Salus propone un laboratorio di scrittura creativa che si tiene ogni lunedì mattina nel salone di San Petronio e che coinvolge un gruppo di anziani con un grado lieve di demenza.

“Ho scelto di organizzarlo – racconta l’animatrice Barbara – perché è un’attività diversa dalle tante che abbiamo in programma ogni giorno e perché scrivere è un ottimo strumento di stimolazione psico-cognitiva per i nostri ospiti. La scrittura aiuta a far riaffiorare i ricordi, a mantenerli vivi e a dare loro una forma concreta. In più, scrivere a mano favorisce la coordinazione oculo-manuale, cioè la capacità di integrare la percezione visiva e il movimento delle mani. Per questo motivo è un’attività molto benefica per sollecitare le abilità cognitive degli anziani che partecipano al laboratorio.

Si tratta di persone che hanno una lieve demenza ma che sono comunque in grado di ascoltare, comprendere e rispondere positivamente a stimoli come il dettato, uno degli esercizi di scrittura che facciamo spesso insieme. Scriviamo favole, come ‘La volpe e l’uva’ di Esopo, oppure poesie, come ‘La cavalla storna’, che negli anziani riaccende il ricordo di quando, a scuola, imparavano le poesie a memoria. In questo senso la scrittura è una valida terapia di reminiscenza, perché ogni testo che scriviamo insieme diventa uno stimolo per rievocare esperienze di vita e condividerle”.

Scrivere in gruppo: un’opportunità per socializzare

Partecipare a un laboratorio di scrittura di gruppo rappresenta anche un’importante occasione di socializzazione per gli anziani di San Petronio. “Scrivere tutti insieme – conferma Barbara – li fa sentire più vicini gli uni agli altri, combatte la solitudine e favorisce la partecipazione anche delle persone che non sono molto attratte da altre attività, come il gioco dell’oca o la tombola, perché le considerano ‘da bambini’”.

Gli esercizi di scrittura offrono lo spunto per raccontare esperienze di vita quotidiana che  spesso sono comuni a tutti. “I nostri anziani – continua Barbara – sono per la maggior parte originari di Bologna, quindi hanno vissuti molto simili: la scrittura li fa riemergere e stimola le persone a condividerli con gli altri, creando un senso di comunità”.

Il laboratorio è anche un’opportunità di incontro e scambio con il mondo esterno. “Tempo fa – ricorda l’animatrice – abbiamo ospitato una classe di bambini per la merenda. Per l’occasione i nostri anziani hanno preparato per loro dei bigliettini che abbiamo intitolato ‘Caro bimbo ti scrivo’, ispirandoci alla famosa canzone di Lucio Dalla. Alcuni hanno raccontato episodi della loro vita, altri hanno augurato ai bimbi di trascorrere delle feste di Natale serene e di ricevere molti regali, ma per tutti questo incontro è stato l’occasione per riaccendere i ricordi e per esprimere le loro emozioni e la loro creatività”.

La scrittura è anche un modo per sentirsi più vicini ai propri cari: “Per Natale – conclude Barbara – abbiamo invitato i nostri ospiti a scrivere personalmente i bigliettini di auguri per i figli: è stata una grande soddisfazione perché attraverso la scrittura hanno avuto la possibilità di fare qualcosa di significativo per le persone a cui vogliono bene”.

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Gli effetti positivi della scrittura a mano

Molti benefici del laboratorio derivano dal fatto che gli anziani scrivono a mano. “Anche questa pratica – spiega Barbara – è un’utile terapia di reminiscenza perché li riporta alla loro giovinezza, quando scrivevano cartoline durante le vacanze o lettere d’amore ai mariti in guerra. Oggi questa abitudine si è persa, ma per loro era un modo comune di esprimere i propri sentimenti. Molti tenevano un diario, che li aiutava a mantenere vivi i propri ricordi e a stimolare la creatività”.

Scrivere a mano produce tantissimi effetti positivi, non solo dal punto di vista cognitivo ma anche a livello fisico: “Oltre a favorire la coordinazione oculo-manuale, è una valida arma contro l’invecchiamento cerebrale. In più, alcuni dei nostri ospiti che soffrono di patologie alle mani, come artrosi e artrite, traggono grande beneficio da questo esercizio”, sottolinea l’animatrice.

“Già qualche anno fa – ricorda  – avevamo sperimentato questo laboratorio, ma non con cadenza settimanale. Da qualche mese, invece, ogni lunedì cerchiamo di ritagliarci un’ora da dedicare alla scrittura: è un’attività in cui credo molto, che piace ai nostri ospiti e li mantiene attivi”.

Scrivere a mano benefici

Le attività ludico-cognitive di Real Salus per stimolare gli anziani

Il laboratorio di scrittura è una delle tante proposte ludico-cognitive offerte dalla struttura San Petronio per coinvolgere gli anziani e prendersi cura del loro benessere.

“Le attività ricreative – conferma Barbara – ci danno la possibilità di stimolare le funzioni cognitive e la socialità in modo piacevole. La tombola e il gioco dell’oca, per esempio, sollecitano le abilità mnemoniche, di calcolo e di ragionamento, favoriscono la coordinazione oculo-manuale e richiedono concentrazione e attenzione, quindi sono utilissimi per mantenere il cervello attivo.

Tra gli altri giochi molto apprezzati dai nostri ospiti ci sono i cruciverba e il torneo dei birilli, che ci permette di coinvolgere anche persone con una demenza severa ma con un buon grado di abilità motoria. Insieme agli anziani leggiamo il giornale e libri su Bologna, mentre il sabato pomeriggio è dedicato al cineforum con i film della loro giovinezza: sono tutte opportunità per mantenerli in contatto con la realtà e spronarli a ricordare episodi della loro vita”.

“Tra i nostri laboratori manuali – conclude Barbara – abbiamo anche un progetto che si chiama ‘Cibo e cultura’: l’ultimo weekend di ogni mese organizziamo un pranzo con le specialità culinarie di una regione, di cui parliamo durante i nostri incontri di gruppo. Per l’occasione, gli anziani preparano bellissimi menù cartacei, facendo un lavoro sia manuale che cognitivo, perché li sprona a colorare, ritagliare, ma anche a ricordare le ricette tipiche di ogni zona d’Italia. Con queste iniziative cerchiamo di mantenerli attivi sul piano ludico-cognitivo, di stimolare la loro fantasia e creatività e di farli sentire vivi e parte di un tutto”.

Promuovere il benessere psico-fisico dei propri ospiti è dunque un obiettivo centrale nella struttura di Real Salus. Questo impegno si aggiunge all’attenzione che il team di San Petronio dedica all’anziano in tutti gli ambiti, attraverso un’assistenza qualificata, un’alimentazione equilibrata e l’esercizio fisico adatto a preservare la salute e l’autonomia della persona, tutti aspetti fondamentali per assicurare una vita di qualità e tanti stimoli positivi in un ambiente familiare e sereno.

Se vuoi sapere di più sulle attività e i servizi offerti, contattaci e ti forniremo tutte le informazioni di cui hai bisogno per prenderti cura dei tuoi cari.

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