Fisiologia del Sonno nell’Anziano
Il sonno degli anziani presenta caratteristiche distintive rispetto a quello delle altre fasce d’età.
Con l’avanzare degli anni, si assiste a una riduzione quantitativa delle ore di riposo che tendenzialmente scendono a 5-6 ore per notte rispetto alle 7-8 ore tipiche degli adulti più giovani.
Diversi studi hanno messo in evidenza alcuni fattori chiave responsabili dei cambiamenti del sonno nell’anziano; primo fra tutti l’invecchiamento del nucleo soprachiasmatico (SCN) deputato a regolare i ritmi circadiani, ma anche il calo fisiologico nella produzione di melatonina e cortisolo.
Ma a rafforzare le naturali conseguenze dei processi di invecchiamento, ci sono condizioni ambientali specifiche e stili di vita poco idonei che rappresentano importanti fattori peggiorativi per i ritmi sonno-veglia. Fra le condizioni più diffuse, la presenza di comorbidità, condizioni psicologiche come stress o ansia, cambiamenti che influenzano l’appetito e la digestione e ancora, molto più diffusa rispetto a quanto si possa ritenere, un’esposizione insufficiente alla luce naturale.
Al calo delle ore di riposo, spesso si accompagna un sonno più frammentato con frequenti risvegli notturni, mentre aumenta la tendenza a dormire con un ritmo polifasico, ovvero inserendo piccoli riposi diurni. Nella maggior parte dei casi, insomma, si va a dormire prima, ci si sveglia presto al mattino e si dorme almeno una volta durante il giorno.
Gli studi indicano che il sonno profondo N-REM diminuisce significativamente e se è vero che quantità e qualità del sonno con l’età si riducono, è specialmente quest’ultima ad avere le conseguenze più delicate.
Qualità e quantità del sonno e salute
Frequenti risvegli notturni, difficoltà nell’addormentamento, risvegli precoci al mattino, rendono molti anziani spesso poco riposati; e proprio questo senso di stanchezza impatta negativamente sulla salute generale, influenza l’umore, la vita di relazione, la capacità di concentrazione, aumenta il rischio di cadute e rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, il declino cognitivo e la demenza.
Rispetto a quest’ultima in particolare, il rapporto tra sonno e demenze è oggetto di intensi studi ormai da tempo. Le ricerche in merito hanno constatato che la riduzione della fase di sonno profondo, può accelerare l’accumulo di beta-amiloide, un marcatore dell’Alzheimer.
Gli studi, inoltre, indicano le donne come maggiormente colpite da fenomeni di insonnia.
L’importanza di mantenere orari regolari di sonno
Proprio per questo ruolo così delicato svolto dal riposo, stabilire una routine regolare che accompagni il sonno è essenziale, per tutti, nondimeno nei soggetti anziani. È dimostrato che stabilire orari fissi per andare a letto e svegliarsi, migliora il ritmo circadiano, che a sua volta può influenzare positivamente la salute generale, dalla digestione all’umore (Walker, 2017).
È da considerare, del resto, che la risposta adattiva degli anziani è più lenta e complessa, quindi, variazioni frequenti negli orari scombussolano non poco la qualità del riposo, per cui il consiglio è quello di prestare attenzione a una buona igiene del sonno, limitando l’uso di sostanze stimolanti e privilegiando riti serali rilassanti. Fondamentale, inoltre, è assicurare sempre ai nostri anziani un ambiente sano, confortevole e sicuro nel quale riposare, che scongiuri i rischi di caduta.
Interazione tra Sonno e Alimentazione
Fra i fattori che impattano sulla qualità del riposo non possiamo certo dimenticare, l’alimentazione. Dieta e sonno sono, del resto, collegati attraverso diversi meccanismi fisiologici, è il caso per esempio della regolazione degli ormoni della fame. Consumare cibi pesanti o stimolanti, come caffeina e zuccheri, a partire dalla prima serata può interferire o addirittura disturbare in modo deciso il sonno, mentre una dieta bilanciata, sappiamo, per certo, supporta cicli sonno-veglia regolari (St-Onge, 2016). Non è un caso che fra gli esperti ci sia pieno accordo sull’opportunità di cenare almeno tre ore prima di coricarsi, evitando cibi particolarmente pesanti, per favorire una digestione ottimale e un sonno tranquillo.
Se i nostri anziani dormono troppo?
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, tuttavia, anche dormire troppo può essere dannoso ed è sicuramente preoccupante, specialmente negli anziani. Un sonno eccessivamente lungo (oltre le 9 ore per notte), e ripetuto nel corso della giornata, è, nel caso degli anziani spesso correlato ad un aumentato rischio di declino cognitivo e malattie neurodegenerative e può indicare la presenza di condizioni mediche non ancora diagnosticate (Pase et al., 2017).
Consigli pratici per vigilare sul risposo dei nostri anziani
Come abbiamo diffusamente spiegato, per gli anziani poter contare su un sonno di qualità è fondamentale per mantenersi in buona salute e avere una vita attiva. Prestiamo dunque attenzione ad alcuni aspetti:
- Promuoviamo una routine che accompagni il riposo con orari regolari per andare a dormire e per svegliarsi
- Privilegiamo attività serali rilassanti e serene
- Evitiamo un’eccessiva esposizione a schermi luminosi la sera
- Incoraggiamo la socializzazione e una vita attiva per rendere la quotidianità il più possibile interessante, allontanando problemi di isolamento, ansia e stress
- Piccoli sonnellini diurni non dovrebbero superare i 20 minuti per non incidere sul riposo notturno
- Tenere conto della presenza di condizioni di salute concomitanti che possono incidere sulla qualità del riposo, valutando con il proprio medico l’impiego di farmaci o integratori che possano aiutare o consentire un adeguato riposo.
- Tenere a mente che nella maggior parte dei casi, i problemi legati alla qualità del sonno sono la somma di fattori fisiologici e ambientali, è dunque opportuno attivarsi per capire cosa è migliorabile nello stile di vita.
L’approccio al paziente nelle strutture Real Salus
Le strutture Real Salus garantiscono un ambiente sereno e sicuro per la persone anziana, con una rete di servizi e attività pensate per salvaguardia della salute fisica e psicologica degli ospiti e per arricchire il loro vissuto quotidiano, in un contesto sociale stimolante e rassicurante.
Riconosciamo l’importanza di una routine ben strutturata, anche riguardo al riposo notturno, fondamentale per il benessere della persona e gestita con attenzione in base alle singole esigenze. La ritualità che precede il sonno è curata per garantire ad ogni ospite tranquillità e conforto, predisponendolo a un riposo ottimale con aiuto se necessario, sempre sotto controllo medico. Anche le attività all’aperto, oltre alla grande attenzione verso una dieta bilanciata contribuiscono ulteriormente a mantenere un equilibrio sano tra i cicli di sonno e veglia, creando le condizioni ideali per un invecchiamento attivo e felice.
Per saperne di più su come possiamo assistere i vostri cari, vi invitiamo a contattarci.