Dati ufficiali sulla sicurezza economica degli anziani

L’invecchiamento della popolazione: fra nuovi bisogni e opportunità come stiamo cambiando

Durante l’ultima edizione del Salone del Risparmio di Milano è stato presentato lo studio “I longevi e il risparmio: valori e scelte“, frutto della collaborazione tra l’Osservatorio Silver Economy del Censis e Tendercapital per l’anno 2023.

L’indagine ha offerto uno spaccato dettagliato della situazione finanziaria degli anziani attuali, evidenziando una generazione che fa del risparmio una colonna portante e che si impegna attivamente per proteggere il proprio benessere economico attraverso investimenti mirati e una gestione oculata della propria ricchezza.

Ma andiamo con ordine e partiamo dai numeri.

Dati demografici in Italia e nel mondo

Secondo il Rapporto annuale ISTAT 2023 al 31 dicembre 2022 erano 14 milioni 177 mila le persone con più di 65 anni nel nostro paese, ovvero il 24,1% della popolazione (i residenti in Italia sono 58 milioni e 851 mila). Un anno, il 2022, che si è distinto anche per la vertiginosa diminuzione delle nascite, scese sotto la soglia dei 400 mila.

Resta alta la longevità e cresce il numero degli ultraottatenni, 4 milioni 529 mila (il  7,7% dei residenti), triplicati da inizio millennio gli ultracentenari.

La longevità è favorita dal miglioramento delle condizioni di vita, che si traduce in un aumento dell’aspettativa di vita in Italia, una delle più elevate nei paesi dell’Unione Europea – e in generale a livello mondiale – con 82,7 anni di media rispetto ai 80,9 anni dell’UE e in generale a livello mondiale.

E proprio se allarghiamo la visuale a livello mondo, si stima che entro il 2030 gli over 65 raggiungeranno il miliardo con una proporzione di 1 over 65 ogni 10 abitanti; ulteriore elemento a conferma di un cambiamento significativo a livello demografico che negli ultimi decenni sta portando al progressivo invecchiamento della popolazione.

Ad essere ripensato è il concetto stesso di “anzianità” che perde i contorni dell’età anagrafica, ad eccezione degli aspetti formali come quelli legati al raggiungimento dell’età pensionabile e sempre più corrisponde al venir meno delle autonomie nella vita quotidiana.

L’anziano italiano di oggi vive un’esistenza caratterizzata da una maggior serenità e pienezza, spesso ricca di attività, ruoli e progetti che generano soddisfazione.

Partendo dai dati appena scorsi assume un significato preciso la scelta di definire questa come  l’epoca dell’ascesa della ‘Silver Demography‘ , dove il dato numerico lascia presto spazio alla considerazione che sempre più servizi e proposte devono e dovranno essere modulati proprio su questa fascia di popolazione, determinante per la definizione dei fabbisogni della società, attuali e futuri.

La condizione economica degli anziani

Tabella che confronta la ricchezza delle famiglie con quella delle altre famiglie

 

Economicamente, gli anziani prendono le distanze dai pregiudizi di precarietà associati spesso a questa fascia demografica.

La loro quota di ricchezza è raddoppiata in 20 anni; il reddito medio delle famiglie anziane mostra una crescita reale del 19,6%. La proprietà immobiliare, per questa fascia di popolazione è salita al 76,1%.

Se li mettiamo a confronto con gli under 35 (dati Confindustria) scopriamo che il reddito medio di questa fascia di popolazione è più alto, 20mila euro (contro i 16mila degli under 35), l’unico peraltro ad aver superato i livelli pre-crisi. Gli anziani godono di una maggior ricchezza reale pro-capite, 232mila euro (110mila per gli under 35 ); solo 1 anziano su 10 è indebitato ( quasi 1 su 3 per gli under 40 ); addirittura dimezzata l’incidenza della povertà sempre rispetto agli under 35 (13% contro 30%).

La situazione sul fronte dei consumi

I consumi degli anziani riflettono, com’è naturale questa solidità economica.  Un aspetto interessante è una certa propensione ai consumi di qualità e non solo sul fronte dei beni primari ma anche rispetto ad iniziative culturali e di svago. La tendenza, in questo senso è quella a stabilizzare un modello di consumo attento alla qualità della vita, con la consapevolezza che la sfida non è invecchiare ma invecchiare bene.

Molte le aziende che in risposta all’andamento demografico stanno riformulando o integrando la propria proposta di prodotti e servizi a misura di questa fascia di popolazione, valorizzando il ruolo dell’anziano come consumatore.

La condizione di non autosufficienza tra gli anziani, solleva un aspetto cruciale e rappresenta una sfida importante per il presente e specialmente per il futuro.

 

Fonti: